È una grave forma di ansia che si può sviluppare in qualsiasi momento dopo l’esperienza o l’esposizione ad un evento terrificante o minaccioso su cui la persona non ha alcun controllo.

Il PTSD è un disturbo rilevabile in chi ha partecipato a combattimenti, ha assistito a gravi incidenti, subito abusi prolungati, lesioni inattese e talvolta anche la morte di un familiare. L’evento in sé produce una risposta di tipo fight-or-fly a livello fisico e cerbebrale, mettendo l’individuo in uno stato di allerta eccessiva per far fronte alle conseguenze e proteggersi dalla ripetizione dell’evento. La persona avverte che la minaccia si perpetua e mantiene uno la risposta di allarme, cosa che provoca diversi sintomi spiacevoli, fra cui: attacchi di panico; ricordi (flashback) involontari; incubi; emozioni negative come rabbia e tristezza; insonnia; difficoltà di concentrazione.

I sintomi si instaurano in genere entro un mese dal trauma e durano per più di tre mesi. Uno degli effetti più devastanti del PTSD è che può portare all’insorgenza di altri disturbi quasi l’abuso di sostanze e alcune psicopatologie. Il PTSD è una reazione di sopravvivenza, i sintomi derivano dall’intenzione del corpo di sopravvivere all’evento e includono anche modificazioni fisiologiche del cervello e l’aumento degli ormoni dello stress.